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16/02/2007
Opinioni & Cultura
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BALLABIO PAESE DORMITORIO O… NO ?
Il “Paese dormitorio” non c’è ? L’inserimento dei “nuovi”. Le iniziative per vivere il paese
Autore : Piazza Giacomo

Il tema di “Ballabio paese dormitorio” sta molto a cuore al Sindaco Luca Goretti che non perde occasioni per affermarlo (stampa, nostro sito, inaugurazioni ecc.) sostenendo a volte anche con forza che “non lo è”! Come sono i ballabiesi, chi sono i suoi 4000 abitanti di cui ben 500 tra i 6 e i 17 anni ? In molti usano solo il paese per dormire ? Proviamo a fare un analisi, che non troverà tutti d’accordo, ma che rappresenta un po’ le molte opinioni che si sentono “in giro”…
L’ urbanizzazione di Ballabio degli ultimo 20 anni ha richiamato sul territorio più di 2000 nuovi abitanti, soprattutto coppie giovani e con figli giovani grazie al prezzo delle case o appartamenti meno proibitivo che in città (fino a 5 anni fa con 200 milioni di lire a Ballabio ti compravi la villetta), qualcuno è arrivato qui anche per stare nel verde o per sfuggire alla città. Però, sentendo l’opinione di molti “nuovi” residenti, la maggior parte di questi dice che è venuta a Ballabio più per “costrizione” che per scelta, infatti affermano che sarebbero rimasti volentieri nel loro rione cittadino o paese della periferia lecchese se i prezzi delle case lo avessero permesso e se ci fossero state le abitazioni giuste e le condizioni per rimanervi ! La città è sempre più comoda e non c’è paragone a livello dei servizi che può offrire…
Questi nuovi residenti, non pochi, abitano “fisicamente” a Ballabio , ma hanno il loro “cuore” là da dove sono venuti, dove spesso sono nati e dove risiedono i loro genitori, i loro amici ecc. partecipando ancora alla vita del loro paese o rione d’origine. Un′altra parte dei nuovi pur risiedendo non vive il paese: parte alla mattina per il lavoro e vi ritorna alla sera, spesso sono single. Al sabato e alla domenica preferiscono stare a casa (se single), la vita in famiglia o il viaggio con i figli (se sposati) a quello che offre il paese. Così i giovani maggiorenni, ma anche i 14 – 17enni, preferiscono la città, il centro commerciale, il “giro” a Lecco al paese dove per loro c’è poco se non amano andare in Parrocchia. Qualcuno incomincia ad inserirsi, soprattutto se ha figli piccoli in età da asilo e scuola. E’ il problema dell’ enorme periferia di Lecco, di paesi cresciuti a dismisura nell’ edilizia privata ma poco in quella pubblica, aggregativa. Nel nostro territorio infatti, per motivi politici, sociali ed economici, si è puntato molto sulle strutture e sulla capacità aggregativa delle Parrocchie con gli Oratori, capacità che negli ultimi anni, per varie ragioni, è venuta meno. C’è quindi una crescente richiesta di strutture pubbliche laiche dove ritrovarsi per fare cultura, sport e tempo libero che non ci sono o quando ci sono, sono insufficienti.
L’arrivo massiccio e ad ancora oggi in corso, di così tante persone, ha trovato anche Ballabio ancora “costruita” come paese turistico, inadeguata cioè delle necessarie strutture sociali e comunitarie pubbliche per far fronte alle esigenze “residenziali” di così tante persone ! Ci si è accorti tardi che il paese si stava trasformando da turistico in residenziale e che gli spazi utili per adeguare (o costruirne di nuove) le strutture sociali (scuola, asilo, aree sociali ecc.) se ne erano quasi tutti “andati” in edilizia privata.
Era ovvio che le coppie giovani attraverso le esigenze dei figli “chiedessero”, anche solo per una semplice questione di comodità, dei “servizi” che una Amministrazione Comunale dovrebbe offrire su strutture pubbliche, e che a Ballabio erano stati realizzati nel passato per una popolazione di massimo 1500-2000 abitanti. Comunque attualmente si sta correndo ai ripari e molti edifici sono in corso di adeguamento edilizio (vedi l’asilo) anche se l’Opposizione in Consiglio considera questi interventi inadeguati e insufficienti per il futuro.
In molti speravano (anche a livello politico) nell’ acquisizione dell’ ex Colonia Ferrovieri, strada che si è rivelata impercorribile per gli elevati costi di acquisto e adeguamento edilizio che di sicuro avrebbe risolto i problemi degli spazi pubblici di Ballabio. Si è creato quindi il Centro Polifunzionale che per ragioni di spazio e scelta politica si è localizzato in Ballabio alta che da tempo lamentava un maggiore interesse verso il nucleo “storico” dove risiedono tanti anziani. Il Polifunzionale è nato quindi decentrato rispetto alle aree più abitate del paese e non essendo comodamente raggiungibile in auto, è stato oggetto di critiche. Però oggi, questo importante spazio pubblico, è in esponenziale crescita di utilizzo, segno evidente della maggiore voglia di vivere il paese e della richiesta di spazi pubblici per corsi, incontri e convegni.
La maggior parte delle attività proposte a Ballabio, soprattutto quelle rivolte ai giovani, originano dalle Parrocchie e dalle Associazioni sportive, e negli ultimi 3 anni per tutti (dai bambini agli anziani) è nata l’attività indipendente, polivalente e ricreativa del Pianeta dei Sogni che grazie all’ impegno del Consigliere Manuela Deon, è riuscita a far vivere il paese ai ballabiesi attirando folle oceaniche (dai 500 ai 1000 partecipanti mai successo a Ballabio) alle proprie iniziative. Una Associazione esempio per le altre, che coinvolge vecchi e nuovi residenti, bambini, giovani e adulti, collabora con le altre associazioni senza “prevalere” ed attua un’ adeguata informazione (internet, manifestini, stampa ecc.) il più possibile capillare proprio per informare tutti. Molto ci si attende anche dalla neonata Proloco riguardo ad iniziative che coinvolgano più persone possibili nella vita del paese di cui i Madonnari Junior, il LegoFest e la Sagra del Formaggio ne sono ottimi esempi.
Le Parrocchie, le cui proposte/iniziative rappresentano il 90% degli appuntamenti/eventi di Ballabio, a loro volta sono all’ inizio di una fase di riorganizzazione e in viaggio verso una non facile Unità Pastorale accentuata dalla crisi epocale di cui risentono le attività religiose e la partecipazione delle famiglie, dei giovani e anche dei bambini all’ Oratorio e verso la Santa Messa. Con gli anni e la nomina dei due Responsabili Laici la situazione si stabilizzerà e migliorerà per la Comunità Cristiana Cattolica di Ballabio che ha sempre svolto e svolge un importantissimo ruolo religioso, educativo, sociale e culturale promuovendo attraverso gli insegnamenti della Fede l’amalgama della popolazione.
Insomma: il paese è vivo e vitale e chi lo ama si sta muovendo per rinnovarne ed adeguarne l’azione religiosa, educativa, sociale e culturale e per coinvolgere di più nella vita comunitaria. E’ inevitabile pensare che nel prossimo decennio la voglia di vivere il Paese aumenterà. L’importante è che ci sia il sostegno a livello politico ad un progetto che avvantaggi il pubblico sul privato atto a “stoppare” mire edilizie che rischiano di riempire Ballabio oltre misura snaturandone l’idea comunque diffusa di “paese nel verde” e con un residuo patrimonio di aree verdi rimaste che andrebbero valorizzate e non edificate. L’Amministrazione Comunale ad oggi non ha nessun patrimonio immobiliare – come affermato dal Sindaco Goretti nell’ intervista sul Giornale di Lecco del 12/02/2007 – e questo non è certo di buon auspicio in un paese che ha fame di spazi pubblici da adibire al sociale ed è “costretto” ad usare quello dei privati (Parrocchie, Istituti, locali privati ecc.).
C’è molta attesa verso le scelte che i nostri Amministratori dovranno prendere nei confronti dei loro cittadini per capire qual è la Ballabio nella quale vogliamo vivere in futuro. Scelte che dobbiamo e possiamo influenzare noi attraverso il questionario che verrà distribuito nei prossimi giorni e facendo emergere la perplessità diffusa in paese sulla situazione urbanistica. Quanto affermato dal Sindaco Goretti sempre nell’ intervista del 12/02/2007 dei progetti per la realizzazione di un Centro Sportivo con campo di calcio a 11, di una sala teatrale e di un’ area nel centro storico da utilizzare per varie iniziative, assieme ad un PGT che preservi il residuo verde, sono prioritari per chiudere il discorso di Ballabio paese dormitorio e per invogliare la gente a “vivere” il paese.
Infatti, la differenza tra un Paese dormitorio e uno “da vivere” sta proprio nei luoghi pubblici laici in cui la Comunità tutta, laica e religiosa, possa ritrovarsi per socializzare attraverso lo sport, la cultura e il tempo libero. Solo case o palazzine anche se nel verde non servono a “tirare” la gente fuori di casa!


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