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25/02/2008
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"PER I BAMBINI DEL BASKET BALLABIO"
La dedica per i bambini di Ballabio da Israele, dal giocatore Esteban Batista.
Autore : fernando manzoni

A volte, le piccole storie di vita quotidiana, ci fanno veramente riflettere e vedere il mondo con altri occhi.
Nella società di oggi, dove chi non corre freneticamente fa fatica ad andare avanti, dove la giornata con le sue ventiquattro ore sembra non essere abbastanza per poter assolvere tutti gli impegni che riempono le nostre agende, trovare nella casetta della posta una busta, scritta a mano e indirizzata ai “Bambini di Ballabio”, con tanto di francobollo timbrato, non può che rallegrarci e farci credere che esiste ancora un mondo dove la gente, al di là dei suoi impegni, si prende un minuto per comunicare e avvicinarsi con i gesti.

Qualche settimana fa, guardando le notizie sportive su internet, ho scoperto che in Israele, nella serie A di quel paese, in una delle squadre più famose del mondo, il Maccabi Elite di Tel Aviv gioca Esteban Batista, giocatore uruguaiano di venticinque anni di età.

Visitando la sua pagina web personale, mi sono messo in contatto, raccontandoli della realtà che viviamo qui a Ballabio, ho parlato dell’Asc Ballabio, delle squadre di Basket e dei ragazzini che allegramente si allenano sognando con essere grandi campioni.

Alla fine, come postscriptum ho chiesto a Esteban, se poteva inviarmi una sua foto con una dedica per i bambini delle squadre della nostra società.

Ho ricevuto subito una sua e-mail, spiegandomi che ultimamente i suoi impegni erano tantissimi, (coppa di Europa, campionato locale) ma che farebbe il possibili per inviare la sua foto, specialmente se era dedicata ai bimbi.

Due settimane più tardi, il postino consegnò la busta con la dedica.

Batista, dovrebbe essere un esempio per tanti ragazzi che praticano sport in tante parti del mondo. In pochissimi anni, ha fatto una carriera strepitosa, passando di essere un semplice ragazzo di quartiere ad uno dei giocatori più importanti a livello europeo ( nelle ultime due giornate della coppa di campioni europea è stato scelto il migliore in campo) avendo avuto un passaggio anche nella NBA con la squadra di Atlanta Hawks.

Il fatto curioso, che potrebbe motivare tanti ragazzi a non abbandonare lo sport o addirittura essere la spinta per avvicinarsi a questo, è stato l’inizio della carriera di Esteban Batista, alto 2.08, una mattina si stava recando in centro comodamente seduto su un autobus di linea nella periferia di Montevideo (Uruguay) quando un ragazzo che giocava in una squadra locale della capitale (la squadra Welcome) si siede accanto a lui e innocentemente chiese se giocava a basket in qualche squadra, Esteban sorpreso per la domanda, rispose che “non aveva mai visto un pallone di pallacanestro”, scrisse dunque il numero di telefono della società nel retro del biglietto dell’autobus e qualche giorno più tardi, telefonò per chiedere informazioni.

Era l’anno 2000, Esteban aveva 17 anni, qualche mese più tardi, il ragazzo alto più di due metri, schiacciava negli stessi canestri dove stelle del basket mondiale come Micheal Jordan, Tim Duncan o Shaquille O′Neal avevano fatto sognare milioni di spettatori e tifosi.

Il messaggio è chiaro: ragazzi, si può arrivare ovunque nella vita, basta volerlo….


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