Dettagli News/Evento
[ Menu Principale ]

31/03/2006
Parrocchie di Ballabio
Letta 19 volte
DALLA TERRA DI BALLABIO ALLA TERRA DI BOLIVIA
Padre Dante, la sua storia…
Autore : Don Achille Gumier

Pensando a Padre Dante Invernizzi, che ci ha lasciato il 29 gennaio 2001 ed è stato sepolto in Boliva il 22 febbraio nel piccolo cimitero della Muyurina, sono preso tra i tanti, da un sentimento prevalente: un sentimento di gratitudine al Signore che fatto alla nostra terra di Ballabio un grande dono per il bene di un’altra terra, quella di Bolivia, da lui amata al pari di quella natìa.
Proprio per questo a conclusione dei suoi funerali, si sono volute unire e mischiare nella sua tomba le due terre: quella che l’ha visto nascere con quella che l’ha visto lavorare per quarant’anni. E lavorare con i suoi campesinos proprio quella terra, così ricca di tutto, ricoperta da una vegetazione foltissima ma che necessita di un lavoro non certo semplice.
Padre Dante l’ha fatto per aiutare i poveri a costruirsi un futuro più dignitoso, per preparare con loro una vita meno aspra. Chissà quante volte, all’offertorio della Messa, si sarà soffermato su quelle parole: “Ti offriamo il pane e il vino, frutto della terra e del lavoro dell’uomo”.
E di lavoro ne ha fatto tanto, a tutti i livelli: materiale e spirituale, con le mani e con il cuore, con arnesi d’ogni genere e con tanto cervello, lavoro di ricerca e sperimentazione a contatto diretto con la terra, con gli animali e soprattutto con quegli uomini e donne per i quali ha donato la sua vita fino a voler ritornare in mezzo a loro anche da morto perché “il suo corpo, affidato alla terra come un seme, possa produrre tanto bene e tanti frutti per i poveri della terra, tanto amati da Dio e da lui”.

Ringrazio di cuore il Signore di avermelo fatto incontrare, conoscere e stimare tantissimo. Intelligente, attualissimo, moderno nonostante gli anni e con lo sguardo avanti, di vedute ampie e molto ottimista, forte, volitivo, furbo di quella furbizia evangelica che sa valorizzare il positivo ovunque si trovi per un maggior bene a favore di tutti e di profonda spiritualità, quella vera che mira alla sostanza del rapporto con il Signore!... E come l’ha dimostrato negli anni della sua sofferenza!...
Un vero dono per la nostra Comunità di Ballabio e per la terra di Bolivia.

E come dimenticare anche il tanto bene che ha suscitato in mezzo a noi proponendoci il gemellaggio con una delle comunità da Lui fondate?! La parrocchia del Sagrado Corazon che ha voluto raccomandarci anche nell’ultimo suo scritto del mese di dicembre?...
Come missionario salesiano, quante generazioni di ragazzi ha aiutato a crescere umanamente e cristianamente, con l'insegnamento nella Scuola, con l'assistenza, con la catechesi, prima a Montechiarugolo, 17 anni e poi 40 in terra boliviana!...E attraverso i ragazzi quanto bene ha fatto anche ai genitori, a tante famiglie della nostra terra e famiglie di campesinos, ad un popolo intero creando e sostenendo in ogni modo parecchie comunità: abbiamo avuto la fortuna di vederne diverse lo scorso mese d’agosto quando siamo stati a fargli visita! Che giorni splendidi per Lui e per noi!... Toccava il cielo con un dito... La sua gioia era incontenibile!

La testimonianza più bella dell’affetto che lo univa alla gente di quella terra e viceversa, l’abbiamo avuta in occasione dei suoi funerali in Bolivia; davvero commovente l’accoglienza che in ogni comunità è stata riservata alla sua salma: tra canti, lacrime e preghiere si poteva intuire un solo unanime sentimento di gratitudine al Signore per il dono fatto a quelle popolazioni nella persona del missionario Padre Dante Invernizzi, un vero padre che ha saputo essere segno della Provvidenza per tante necessità dei suoi figli.

Diceva il 23 dicembre 2000 : ”Ormai sono di nuovo cittadino italiano, uno di voi. Aiuterò la missione con la preghiera, perché il cuore è rimasto con i cari campesinos di Bolivia”.
E alla lampada di Padre Dante non è mai venuto a mancare l'olio della preghiera resa più efficace dalle molteplici sofferenze che ha affrontato sempre con serenità da un po’ di anni a questa parte. Non l’ho mai sentito lamentarsi una volta!...
Alla sua lampada non è mai venuto a mancare il calore della carità che, seguendo lo spirito del suo padre don Bosco, l'ha sempre spinto a preferire i più poveri...

Ci piace anche immaginarlo bambino e ragazzo che correva, giocava, viveva qui nel suo paese con tanti altri bambini che non l’hanno mai dimenticato. Gli diciamo anche di continuare a guardare i bambini di Ballabio e quelli del Sagrado e di chiedere al Signore il dono di nuove vocazioni belle come la sua, per il bene della Chiesa e dell’umanità tutta.


[ Padre Dante nella Missione del Sagrado Corazon ]

[ Torna sopra ]