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25/04/2006
Parrocchie di Ballabio
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COORDINEREMO LE ATTIVITÀ NEL SEGNO DELL' INTERPARROCHIA
Esclusiva intervista con Carlo e Nicoletta
Autore : Piazza Giacomo

Abbiamo rivolto alcune domande a Nicoletta e Carlo, i nuovi Responsabili Laici designati dalla Diocesi alla “Comunità in Cammino” [ questo è il nome ufficiale della Comunità Pastorale di Ballabio ] che trasformerà ed unirà verso lo stesso obbiettivo le Parrocchie San Lorenzo e Beata Vergine Assunta nei prossimi decisivi anni della storia della Diocesi Ambrosiana. Da settimana prossima sarà sbagliato parlare che una Parrocchia organizza questo o quello: i due Laici sono preposti ad uno scopo organizzativo comune. Ci vorrà un po’ per abituarsi…

Non ci stanchiamo di dirlo: anche questo un fatto storico (una rivoluzione per la Chiesa milanese ?) ! Dopo più di cento anni le Parrocchie di Ballabio si riuniscono “oltre il Campanile” in una Comunità Pastorale dettata dai tempi, proposta dal Vicario Episcopale Don Bruno Molinari in maniera irreversibile nell’ incontro comune dei due Consigli Pastorali il 24 febbraio ed accettata con “preoccupato” entusiasmo da Don Achille che chiede ai Parrocchiani “Aiutatemi con la vostra preghiera e comprensione. Ci conto tanto.” [ nr.1 Comunità in Cammino ], sostenuto dall’ anziano amato Parroco Don Luigi e Don Guido. Don Achille “ad un passo dal tirare i remi in barca” [ nr.1 Comunità in Cammino ] si trova investito di questo nuovo importante compito: riunire le Comunità (anche se Pastoralmente) che la storia di Ballabio aveva separato non solo fisicamente nel 1903. Le difficoltà, come scritto da Don Achille nelle due Lettere Pastorali, ci sono in entrambe le Parrocchie, ma Nicoletta e Carlo sono le persone giuste per realizzare un Cammino che fino ad ora per vari motivi che a questo punto non interessano più, non si era mai veramente verificato.

INTERVISTA
Nicoletta e Carlo, una vostro breve curriculum oratoriano...

1. Io e Carlo frequentiamo l'Oratorio di Rancio di Lecco da quando eravamo bambini. La bellezza dei momenti vissuti in Oratorio ci ha portato, nel periodo dell’adolescenza, a diventare collaboratori prima nell'animazione e poi nel servizio educativo in Oratorio. Come tanti abbiamo iniziato con l'animazione dell’Oratorio domenicale e estivo. Io sono stata catechista per diversi anni, Carlo ha fatto parte della commissione liturgica; insieme cantavamo anche nel “coretto” della Parrocchia! Non solo Oratorio, quindi!
Abbiamo organizzato anche campeggi estivi... Io ho fatto parte per molti anni anche del gruppo sportivo dell’Oratorio, prima come giocatrice di pallavolo, poi come allenatrice e arbitro CSI, come Carlo.
Assieme abbiamo fatto molte esperienze e non solo in Oratorio!
Abbiamo fatto volontariato con la Nostra Famiglia di Bosisio Parini, campi di lavoro in Bosnia, volontariato con gli ammalati terminali di AIDS, abbiamo partecipato come volontari al giubileo del 2000 a Roma.
Prima di iniziare a collaborare con la cooperativa Aquila e Priscilla a Olgiate Molgora, ho lavorato in una comunità per malati terminali di AIDS.


Ci raccontate un po' che cosa è la cooperativa Aquila e Priscilla ?

R. Io (Nicoletta) ho iniziato a lavorare con la cooperativa Aquila e Priscilla nel settembre del 1998, pochi mesi dopo che è nata. Inizialmente eravamo solo una dozzina di Responsabili Laici dell’Oratorio (RLO) in tutta la Diocesi, adesso siamo più di 30 persone. Ha sede ed è una cooperativa della Diocesi di Milano. Il Presidente è Don Ivano Valagussa noto responsabile di Azione Cattolica; fanno parte del consiglio altri sacerdoti della Diocesi, Marco Vergottini, teologo, e due RLO. Lo scopo della cooperativa è quello di selezionare figure professionali da inserire negli Oratori delle Parrocchie che ne fanno richiesta, occupandosi della loro formazione permanente e verifica dei progetti. Una volta al mese ci troviamo per un incontro formativo che tocca aspetti educativi, pedagogici, pastorali e teologici e ciascuno di noi ha un tutor di riferimento con il quale confrontarsi e verificarsi.
Nella Zona Pastorale Terza di Lecco ci sono RLO ad Airuno, a Acquate (Lecco), a Lambrugo-Lurago d'Erba e ad Albavilla.

Il vostro ruolo di Responsabili Laici dell’Oratorio, stipendiati dalla Diocesi con il contributo delle Parrocchie, non rischia di creare attriti con gli educatori volontari che gratuitamente operano da anni nelle varie realtà ?

R. La mia esperienza di 6 anni mi dice che il ruolo di Responsabile Laico dell’Oratorio non è in contrasto con il ruolo svolto dai tanti animatori e educatori volontari presenti nelle varie realtà.
E' difficilissimo oggi trovare persone che possano dedicarsi a tempo pieno alla vita parrocchiale e oratoriana in particolare, con la preparazione adeguata... ben vengano se ci sono! Noi abbiamo il compito innanzitutto di coordinare e non di sostituire, i pre-esistenti animatori e educatori che già operano nelle Comunità. In secondo luogo siamo chiamati a formare: si deve superare l’idea che in Oratorio sia sufficiente un po’ di buona volontà. L'Oratorio è il luogo dove i nostri ragazzi vengono educati nella fede.
Il nostro obbiettivo finale ideale è quello di formare localmente chi ci possa un giorno sostituire!

Tu Nicoletta opererai prevalentemente nella Parrocchia B.V.A. con un occhio alla Catechesi e alla formazione dei Catechisti...

R. Il nostro ruolo sarà prevalentemente quello di coordinare le attività oratoriane delle due Parrocchie nel segno dell' interparrocchialità, curare i rapporti con genitori, educatori, giovani e ragazzi, organizzare i gruppi e insieme a loro programmare e verificare le attività educative e di animazione. Un altro compito importante sarà quello di tenere i contatti con le realtà ecclesiali (Diocesi, Decanato,…) e con le associazioni del territorio, con il Comune e gli altri enti pubblici.
Per quel che mi riguarda mi interesserò prevalentemente dell’animazione dell’Oratorio B.V.A. e della catechesi, non solo dell'iniziazione cristiana, ma anche adolescenti e 18-19enni. Il mio compito sarà quello di uniformare i cammini catechistici delle due Parrocchie e di occuparmi della formazione dei vari catechisti.

Tu Carlo invece sarai all'Oratorio SG Bosco di San Lorenzo, con un occhio all'attività sportiva...

R. Io mi interesserò dell’organizzazione e animazione dell'Oratorio SG Bosco. Per quanto riguarda il Gruppo Sportivo si tratterà più che altro di mantenerne i contatti con i dirigenti e il Presidente per acquisire una conoscenza delle attività svolte (squadre, numero dei ragazzi ecc.).

Carlo, domenica verrete presentati alla Comunità di San Lorenzo dove, da Martedì entrerai nel ruolo. Ci riassumi i tuoi primi passi ?

R. Il mio primo impegno nella Parrocchia di San Lorenzo sarà quello di capire che cosa si fa e si può fare con le risorse presenti. Io e Nicoletta non andremo ad imporci e a fare cose che vogliamo noi senza capire le esigenze locali. Ribadisco: il nostro compito è quello di coordinare e valorizzare l'esistente che, anche se poco, è molto ricco. E' ovvio che si cercherà di puntare sempre più a una maggiore comunione tra i due Oratori.

Nicoletta, i tuoi primi passi in BVA ?

R. Iniziamo ad operare in un momento in cui le attività parrocchiali stanno finendo, quindi il primo impegno sarà quello di occuparsi dell'Oratorio Estivo, che però è un po' particolare e a se stante.
Per quanto riguarda l’unificazione dei cammini di catechesi, qualche incontro lo faremo prima dell'estate e poi partiremo con l'autunno. D’accordo anche con Don Achille è mia intenzione proporre a San Lorenzo il coinvolgimento dei genitori. Vedremo...

Che cosa pensate della Comunità in Cammino iniziata tra le due Parrocchie di Ballabio ?

R. Il Cardinale ha dato il via il Giovedì Santo a queste Comunità Pastorali; non ci saranno più le Parrocchie, ma le Comunità Pastorali, appunto, da 2 a 5 Parrocchie che cammineranno assieme.
E' passato il tempo di dire la mia Chiesa, il mio Parroco, il mio Campanile... uno può avere delle “tensioni” con chi gli sta vicino, ma la Chiesa è questo essere insieme nella diversità.
La Chiesa, nella figura del Cardinale, sta riqualificando l’impegno e il ruolo del laico responsabile: abbiamo sempre desiderato che il sacerdote non facesse tutto, adesso ce n'è la possibilità! Nasce da un’esigenza dei tempi, ma permette a tutti di essere partecipi della vita Parrocchiale, essere autentici battezzati testimoni della fede.


Che cosa proporrete per il frequentatissimo Oratorio Estivo ?

R. L'Oratorio estivo che proporremo sarà realizzato con una formazione degli animatori e una programmazione comuni. Le escursioni ed eventualmente alcune attività verranno come l'anno scorso realizzate assieme. Valuteremo le forze disponibili… Già sabato parteciperemo alla presentazione della proposta della FOM per l’Oratorio Estivo…

Auguriamoci che insieme l’oratorio diventi il cuore felice della nostra comunità pastorale.


[ Nicoletta e Carlo ]

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