Bisogna riflettere...
di Piazza Giacomo


Il fiume umano che si è recato a Roma per salutare Giovanni Paolo II ha colpito le coscienze di tutti ! Centinaia di migliaia di giovani si muovono per andare a salutare e a pregare un vecchio papa morto e le nostre Parrocchie e Oratori sono vuoti proprio di adolescenti e giovani ? Giovanni Paolo II è piaciuto ai giovani perchè ha utilizzato, primo papa nella storia, il sistema multimediale per propagandare il messaggio evangelico cristiano secondo la visione Cattolica utilizzando il linguaggio dell' immagine e del messaggio breve più che quello del contatto personale e delle lunghe prediche.Benedetto XVI ha ribadito in occasione del GMG 2005 che i giovani devono stare alla larga dalla fede fai-da-te che prende quello che fa più comodo del cristianesimo per rifrullarlo a proprio piacimento...

Il fiume umano che si è recato a Roma per salutare Giovanni Paolo II ha colpito le coscienze di tutti ! Ai più non è sfuggito che la maggioranza di queste persone erano giovani e adolescenti che si sono sottoposti a massacranti code e viaggi per vedere e salutare un papa: incredibile ! Non è difficile capire che c'è qualcosa che non va. Centinaia di migliaia di giovani si muovono per andare a salutare e a pregare un vecchio papa morto e le nostre Parrocchie e Oratori sono vuoti proprio di adolescenti e giovani ? Proviamo a capirne il perchè...

Giovanni Paolo II è piaciuto ai giovani perchè ha utilizzato, primo papa nella storia, il sistema multimediale per propagandare il messaggio evangelico cristiano secondo la visione Cattolica utilizzando il linguaggio dell' immagine e del messaggio breve più che quello del contatto personale e delle lunghe prediche. Basta vedere come siano belle e ben calcolate le immagini di ogni incontro del Pontefice con le folle, brevi ma incisivi i messaggi, soprattutto negli incontri con i giovani !

Il sistema multimediale globale però ha un grosso limite, quello di rendere ogni messaggio uno dei tanti che girano sui midia mondiali, spezzettandolo e triturandolo rimescolandolo all'interno di molti altri.

E' questo che adolescenti e giovani hanno purtroppo recepito dell' impegno di questo papa: che si può essere in vari modi “cristiani”, prendere alcune parti del Messaggio, quelle che fanno comodo e poi vivere come si vuole, anche contro quello che insegna la Dottrina della Chiesa.

Provate a chiedere ad un giovane non se crede in Dio, ma in che cosa crede ! Ebbene, vi dirà che crede in un “qualcosa” che assomiglia al Dio Cristiano, ma vi aggiungerà che sono anni che non va a messa, che non crede nei sacerdoti o nella Chiesa, che nel campo sessuale fa quello che vuole e che più gli piace e che intende convivere con la sua ragazza ritenendo il matrimonio un “ridicolo” contratto che non serve “se due si vogliono bene”.

Con il crollo delle ideologie, la scomparsa di grandi leader mondiali ai quali riferirsi, per i giovani va bene anche il papa ! Meno male, immaginatevi se il leader fosse carismatico, trascinatore ma negativo ?

Perchè la dottrina cristiana non riesce ad incidere su adolescenti e giovani ?

Perchè, nonostante gli sforzi profusi, viene recepita come la dottrina del “non puoi fare niente di bello per godersi la vita” e non invece come una serie di insegnamenti in grado di incidere in modo permanente sulla vita di ognuno.

Per incidere sulla vita di un adolescente o di un giovane ci devono essere nelle Parrocchie degli educatori in grado di trasmettere entusiasmo principalmente con l'esempio e la testimonianza personale. Non sembrando “persone fuori dal mondo” ma pur vivendo la loro vita nella società, testimoniano nelle varie decisioni reali la loro fede. Mancano negli Oratori quelli che dovrebbero essere i veri educatori, senza nulla togliere agli altri, gli adulti 30 – 50 enni, gli unici che, rappresentando la maturità umana e della fede, potrebbero incidere sulla coscienza dei giovani.

Benedetto XVI ha ribadito in occasione del GMG 2005 che i giovani devono stare alla larga dalla fede fai-da-te che prende quello che fa più comodo del cristianesimo per rifrullarlo a proprio piacimento. Comunque, le difficoltà della Chiesa del terzo millennio a parlare dentro la coscienza dei giovani e non restano tutte, assieme alla difficoltà a “svecchiare” un clero statico e incapace di realizzare delle comunità salde, capaci di vivere la fede in un Europa in crisi di identità.


Agosto 2005