Gesù è stato un vero rivoluzionario...
Impressioni dal GMG 2005

di F.


Come tutti sanno, pochi giorni fa si è svolta a Colonia la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG).

Centinaia di migliaia di giovani si sono mossi da ogni parte del mondo per raggiungere la Germania e partecipare a questo straordinario evento che quest’anno ha compiuto il suo ventesimo compleanno.

Dall’Italia sono partiti moltissimi giovani (circa centomila) e persino dal paese più bello del mondo, Ballabio, ne sono partiti tre…eh sì tre come i Re Magi; sarà un caso ma i personaggi che ci hanno accompagnato in questa esperienza sono stati proprio questi misteriosi uomini venuti dall’Oriente per adorare Gesù.

Ma cos’è in fin dei conti la GMG? Perché un milione di persone vi ha partecipato? Premetto che è difficile parlare della GMG a persone che non l’hanno mai vissuta ed è difficile spiegare le sensazioni e le emozioni provate in questi giorni.

Innanzi tutto vorrei dire che la Giornata Mondiale della Gioventù rappresenta bene secondo me l’immagine della Chiesa Universale: dove se non a Colonia si è respirato il clima dell’Universalità della Chiesa? A Colonia ho trovato centinaia di lingue, razze, colori, tradizioni che anziché creare divisione erano testimonianza vivente della bellezza di appartenere ad un'unica Chiesa. Camminando per le affollatissime strade della città si assaporava la consapevolezza di esser tutti figli di uno stesso Padre: nessuno appariva come un estraneo, bastava solo un saluto per ricevere dall’altro un sorriso, un saluto, un gesto di gentilezza…

Poi la GMG è la veglia notturna insieme con il Papa che è lì apposta per i giovani, è l’essere presenti in una distesa infinita con un milione di persone che come te sono venute per pregare insieme, è il vedere tutte le bandiere del mondo vicine senza alcuna rivalità, è il dormire sotto le stelle, è lo svegliarsi un po’ infreddoliti ma contenti…emozioni che come ho detto non si possono descrivere a parole.

Ma la GMG non è solo il vivere forti emozioni di un attimo che poco dopo si sciolgono come neve al sole; essa è anche…anzi direi soprattutto un pellegrinaggio fatto di momenti in cui riflettere e pregare: infatti, abbiamo partecipato alle catechesi, all’adorazione, a intensi momenti di preghiera e riflessione, alla Via Crucis.

Una frase ha accompagnato noi giovani in questi giorni e anche nei mesi precedenti di preparazione: è la frase tratta dal Vangelo di Matteo, pronunciata dai Magi giunti dall’Oriente: “Siamo venuti per adorarlo”.

Anche noi come i Magi ci siamo messi in cammino per adorare Gesù e anche noi come i Magi vogliamo far ritorno per un'altra strada perché quando s’incontra Gesù non si può tornare a vivere come prima. Questo è stato l’augurio del Papa che ha aggiunto la raccomandazione di non avere paura di essere rivoluzionari: solo con un cambiamento radicale di vita si può trasformare il mondo in un luogo di pace.

Il vero senso della GMG allora è quello di ascoltare la parola di Gesù (Lui sì che è stato un vero rivoluzionario) che ci invita a quel pellegrinaggio interiore che si chiama adorazione.

La GMG è stata anche la prima vera grande “uscita” del nuovo Papa: un pontefice profondamente diverso dal precedente nei modi di fare ma ugualmente vicino ai giovani.

Benedetto XVI ha saputo dare buoni e amorevoli consigli a noi ragazzi invitandoci a partecipare costantemente alla Messa domenicale, a ricercare sempre la giustizia e a mettersi al servizio di essa, a imparare che Dio è diverso da come di solito noi lo immaginiamo.

Il Papa, durante la veglia, ha detto che come i Magi avevano seguito la stella anche noi abbiamo una scia luminosa che ci accompagna sempre: è l’esempio dei santi; essi ci indicano la strada per diventare felici e per vivere da veri uomini.

A conclusione di queste impressioni “a caldo” sulla GMG vorrei terminare con le parole usate dal Papa che sono un vero e proprio mandato per tutti i giovani del mondo: “Io so che voi come giovani aspirate alle cose grandi, che volete impegnarvi per un mondo migliore. Dimostratelo agli uomini, dimostratelo al mondo, che aspetta proprio questa testimonianza dai discepoli di Gesù Cristo e che, soprattutto mediante il vostro amore, potrà scoprire la stella che noi seguiamo. Andiamo avanti con Cristo e viviamo la nostra vita da veri adoratori di Dio!”.

Agosto 2005